Da Ganna al Monte Piambello, Monte Derta, Marzio (3 ore) - Percorso totale Km. 7
Il percorso incomincia da Ganna, con possibilità di ammirare la storica Badia di S.Gemolo con i suoi musei ed il laghetto con i suoi valori pittorici e naturalistici.
Si sale lungo la vecchia mulattiera, intersecando i tornanti della strada militare del Piambello, verso Boarezzo, annoverato tra i paesi dipinti con interessanti affreschi aventi come tema tradizioni e antichi mestieri. Il vecchio albergo ed un'imponente villa sono esempi significativi dell'architettura liberty sul territorio della Comunità Montana.
E' ancora visibile qualche portale in cemento armato, residuo del tracciato della teleferica che dall'Eden, ove si collegava la strada ferrata Varese-Ghirla, andava dalle retrovie verso il complesso del Deserto dei Carmelitani scalzi di Cuasso al Monte. Gli eventi bellici ne segnarono il passaggio dall'Opera di Padre Beccaro all'autorità militare per farne poi, alla fine del conflitto, un Sanatorio della Croce Rossa Italiana per i soldati reduci dal fronte e dai campi di prigionia.
Riprendendo il cammino si incontra l'ingresso al Villaggio alpino del Touring Club italiano, che ha conosciuto, nel periodo tra le due guerre momenti di autentica vitalità.
Proseguendo cippi in pietra segnano le distanze ed una fresca fontana ci disseta lungo la salita ricordandoci la mitica sorgente di Matraunda. Si possono visitare importanti postazioni per cannoniere in caverna ed una casermetta diroccata ci avverte che siamo prossimi alla sommità del Monte Piambello, predisposta per batterie "in barbetta". Qui Io sguardo può spaziare su monti e laghi. Un sentiero in cresta scende in direzione Sass di Boll all'osservatorio al tiro.
Si prosegue scendendo alla Bocchetta dei Frati il cui toponimo ci ricorda i Carmelitani che vissero in penitenza e meditazione questi luoghi e da qui, dopo le Rocce Rosse, a quella dello Stivione. Ci attendono l'Alpe della Croce, le fortificazioni del Monte Derta, dirimpetto all' Alpe Vicagna, al Monte S.Giorgio, con vista delle bellezze del Ceresio, in particolare Morcote, che, con i suoi portici, si rispecchia nel lago.
Una strada militare con modeste variazioni di quota ci porta a Marzio, attraverso il verde impluvio del Revortora e della Valghenasca che, unendosi all'altezza della miniera abbandonata, formano il Trallo, il quale dopo le tormentate cascate dell'Orrido, tra due sponde d'importante interesse geologico, attraversato Brusimpiano, sfocia nel Ceresio.
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la Linea Cadorna
 Carta del percorso
 Trincea al Monte Derta
 Trincea all'Alpe Croce
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