la storia
Incerta è l'origine del nome del paese. Secondo alcune fonti deriverebbe da toponimo gallico "mac", tenacemente conservato nel dialetto locale, che significa "piccolo villaggio" composto da povere capanne fatte di pali intrecciati, con pareti ad impasto di terra e di copertura di strame.

La presenza gallica è anche documentata nel vicino paese di Ardena, dove sono state rinvenute tombe e altri reperti tra cui un vaso a trottola dalle fattezze etrusche con l'iscrizione "kusikoi" in caratteri nord-Etruschi.

In documenti delle Pievi di Varese e della Valcuvia, risalenti al periodo fra il XII e il XVI secolo, compare alcune volte la località di Maggio, altra probabile trascrizione latina del toponimo riferibile al paese di Marzio a partire dal XVII secolo. Nei registri parrocchiali di Lavena nella parrocchia del paese (1647), risulta scritto come "Marcio" e poi Marzio.

Il più antico insediamento umano in questo centro, localizzato in particolare nella frazione di Roncate, risalirebbe all'Alto Medioevo, quando Marzio segue le sorti dei Contado dei Seprio.

Nel XII secolo fa parte della Valtravaglia e quindi appartiene ai Rusca, per essere poi inglobato nel Feudo della Quattro Valli, passando infine sotto il dominio dei Marliani e dei Crivelli prima della soppressione dei feudi nel 1796.

Carta della regione nel 1300









1723-1757 Controversia per l'aggregazione di Marzio
estratto dal libro "Lavena Ponte Tresa: vicende e documenti", Giampiero e Cinzia Buzzi, 1990