
Di fronte al paese si nota subito l'imponenza del Monte Generoso attorniato a destra dal Monte San Giorgio e a sinistra dal Monte Sighignola.
A sud si domina l'intera conca della valle e ad ovest il Monte Piambello (1100 metri), un cono vulcanico in roccia di porfido, attivo fino a 250 milioni di anni fa e la cui colata lavica, ora ricoperta di boschi cedui, scende verso il centro della valle in direzione di Brusimpiano sulla sponda dei lago di Lugano.
C'è da osservare che l'intera valle è percorsa da una frattura geologica, che segue la direzione est-ovest, chiamata "faglia di Marzio" e che segna la demarcazione tra il Monte Marzio, composto da roccia calcarea di origine sedimentaria, il Monte Piambello e il Monte Derta, entrambi di rocce rosse di porfido di origine vulcanica (lave acide effusive ricche di quarzo).
Nei suoi dintorni Marzio offre pittoreschi punti panoramici raggiungibili attraverso piacevoli percorsi praticabili in ogni stagione.

Osservatori interessanti sono i belvedere sul Monte Marzio da cui si domina parte del Lago di Lugano e i monti ticinesi, dal Lema, ai Denti della Vecchia, al San Salvatore.
Si può inoltre ammirare lo stretto di Lavena e il bacino davanti a Ponte Tresa, da cui esce il fiume che fa da confine tra Italia e Svizzera, e il panorama spazia sulla pianura di Agno fino al Monte Ceneri.

Dal Monte Derta è possibile abbracciare con l'occhio il Lago di Lugano da Morcote a Brusimpiano fino al golfo di Agno.

A sud ovest lo sguardo spazia verso la Valcuvia e sullo sfondo si staglia maestoso il Monte Rosa.