Dal libro "La Pieve di Agno" di Don Enrico Maspoli, ristampa anastatica dell'edizione originale Como 1917, edizioni Bernasconi S.A Lugano - Agno, 2003.
Liutprando, re dei Longobardi, aveva fondato in Pavia l'abbazia di S. Pietro detta in Ciel d'Oro dalla volta della chiesa fregiata a mosaico e risplendente d'oro. All'abbazia donò alcuni possedimenti colle chiese ivi esistenti: nel diploma di donazione, datato 2 Aprile 712, sono nominati i possedimenti di Lavena e Marchirolo.
A reggere la chiesa di Lavena l'abbazia destinò dei religiosi: e dal nome dato ai capi delle residenze religiose, ancora fino al secolo scorso il parroco di Lavena veniva chiamato priore.
La parrocchia di Lavena comprendeva anche Ardena, Marzio e Ponte Tresa, che nel seguito vennero separate.
La Parrocchia di Marzio
A) La Parrocchia: La terra di Marzio si resse in vice-parrocchia dal principio del seicento fino al 1723, nel quale anno venne eretta in parrocchia di nomina popolare.
B) La Chiesa Parrocchiale: E' dedicata a S. Sebastiano e fu consacrata nel 1779 dal Mugiasca, come si crede. L'edificio può risalire agli albori del seicento. Al 25 giugno 1622 il vescovo Aurelio Archinto condannò il parroco di Lavena a pagare i 25 scudi ch'egli aveva promesso nel 1599 quale contributo
« per la costruzione ed ampliamento della chiesa di Marzio ».
Vi è eretta una cappellania per testamento 24 marzo 1761 di Giacomo Righini.
C) Oratorio: Addolorata in Roncate: Era di patronato Menafoglio. Fu fatto risorgere nel 1867 dopo che l'antico oratorio era rovinato ed i beni venduti.
Su questo testo Don Luigi Curti, parroco di Marzio ha espresso i seguenti commenti.
Nel libro di Don Enrico Maspoli a pagina 142 è scritto che la terra di Marzio venne eretta in parrocchia nel 1723, mentre invece in un documento notarile di 100 pagine conservato nell'archivio parrocchiale di Marzio, risulta con certezza che fu eretta in parrocchia nel 1647, con giuspatronato dei capi famiglia che nominarono il primo parroco Don Natale De Grazia, morto nel 1687 e sepolto nel cimitero di Marzio.
Inoltre viene messa in dubbio la consacrazione della chiesa, mentre risulta con certezza da documenti sicuri, che fu consacrata dal Vescovo Mugiasca il 9 giugno 1779.
L'Oratorio dell'Addolorata, di cui si parla nel libro, esiste davvero, accanto al cimitero, e si trova in territorio di Marzio e non di Rancate.
I proprietari fino a poco tempo fa erano i signori Beltramini Antognazza.
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